Diminuire i contributi sociali sul costo del lavoro e abbattere progressivamente l'IRAP. Incrementare la specializzazione di I.C.E. (Istituto Commercio Estero) e S.I.M.E.S.T. (Società Italiana per le Imprese all’Estero) e finanziarne i programmi promozionali, attuando sistemi retributivi premianti per i loro dirigenti basati sugli aumenti dell’Export ottenuto. Prevedere che I.C.E. e S.I.M.E.S.T. collaborino alla predisposizione delle soluzioni finanziarie offerte all’importatore per integrare e completare l’offerta commerciale, in sinergia con le filiali all’estero delle banche multinazionali italiane. Prevedere che la Cassa Depositi e Prestiti – che è la nuova proprietaria di I.C.E. e S.I.M.E.S.T.- raccolga i fondi finanziari di investitori istituzionali, sia italiani che esteri, e poi li impieghi come capitale di rischio nelle PMI esportatrici, congiuntamente all'impegno di crescenti risorse proprie. Attivare un progetto nazionale di promozione internazionale extra U.E. del know-how, dei prodotti e dei macchinari italiani. Il progetto prevede di portare, fino a 4 volte all’anno, per 5 anni, 50.000 PMI disponibili agli incontri di promozione (work-shop) organizzati in paesi extra U.E. SIMEST, in partnership con ALITALIA, copre il 100% dei costi di viaggio, pernottamento e logistica in loco.