Privatizzare 400 MD di € di patrimonio dello Stato e degli E.E.L.L. (Enti Locali), attraverso la Cassa Depositi e Presiti. La privatizzazione coinvolge quote di due differenti categorie di attività patrimoniali pubbliche: il patrimonio immobiliare della finanza pubblica allargata (stimato, nel 2011, in circa duemila MD di € dalla Commisione Reviglio Junior su incarico del Ministero dell’Economia) e le partecipazioni azionarie e finanziarie dello Stato (valutate 266.4 MD di € nel Conto generale del Patrimonio del Bilancio consuntivo dello Stato 2012). La contrazione straordinaria del debito pubblico ridurrebbe di oltre un terzo – per oltre 30 MD di € all'anno – gli interessi passivi sul debito sovrano, contribuendo alla riduzione della spesa pubblica corrente. L'emersione del PIL (Prodotto Interno Lordo) sommerso - generata dalla rivoluzione fiscale combinata con l'abbattimento del valore assoluto del debito sovrano - produrrebbe una contrazione del rapporto Debito-PIL attorno all'80%, molto al di sotto di quella che è oggi la media ponderata dell'intera Euro-area (circa il 90%), influenzando così virtuosamente tutto il debito nazionale ed il giudizio dei mercati finanziari internazionali sul nostro Paese.